Narrare le mafie 2018
La rassegna “Narrare le mafie”, strettamente connessa al progetto dell’Osservatorio Permanente per la Legalità e il contrasto alla criminalità organizzata, nasce dall’esigenza di fornire un percorso di formazione trasversale in grado di analizzare e studiare i fenomeni criminali e di illegalità del nostro territorio. Gli obiettivi principali di questo percorso formativo, che nel 2018 ha visto il coinvolgimento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione e degli ordini degli Avvocati, Commercialisti e Giornalisti, sono stati l’individuazione, diffusione e adozione di strumenti e valori in grado di contrastare le infiltrazioni criminali e i fenomeni illegali all’interno di settori sensibili e fortemente esposti, partendo più in generale dalla responsabilità individuale connessa all’esercizio dei propri ruoli, istituzionali, amministrativi e professionali, offrendo alcuni spunti di riflessione che creino una connessione tra le forme di prevenzione e le scelte che ciascuno compie e le dimensioni etiche con quelle normative ed amministrative.
In questo quadro, grazie al cofinanziamento da parte della Regione Emilia Romagna nell’ambito del TU per la Promozione della Legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile” (Legge 18/2016), insieme ad Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie e alla Cineteca di Bologna, abbiamo proposto sei incontri mirati all’approfondimento degli strumenti di prevenzione e contrasto alla corruzione, della gestione degli appalti, dell’antiriciclaggio e del ruolo del cinema e del giornalismo come strumenti utili per la conoscenza delle diverse criminalità e la diffusione della cultura della legalità
Con questo percorso di formazione, il Comune di Bologna ha scelto di investire su giovani e professionisti, futuro e presente di un mondo economico e sociale che ha bisogno di conoscenze, informazioni e strumenti in continuo aggiornamento per contrastare i fenomeni mafiosi, che da sempre mirano ad inquinare e sovvertire le logiche dell’economia legale, nonché deviare a loro vantaggio attraverso la corruzione il nostro sistema democratico, e portare avanti una cultura della legalità, necessaria per diventare ed essere cittadinanza attiva e responsabile.