Presentazione del progetto Educalè
Il Progetto Educalè si inserisce in un contesto cittadino, quello del Comune di Bologna, ancora particolarmente acerbo rispetto ai temi della legalità, della cittadinanza attiva e della conoscenza di fenomeni legati alle mafie.
Questo perchè, nonostante processi eccellenti tenutisi nella nostra città, il sentire comune non riconosce ancora una tangibile e concreta pericolosità del fenomeno mafioso, soprattutto legato alla capacità di quest’ultimo di esercitare un potere nel mondo dell’economia e delle professioni (come testimoniano i processi Black Monkey e Processo Aemilia). In questo contesto, negli anni precedenti, le progettualità e gli interventi in ambito scolastico ed extrascolastico portati avanti dal Comune di Bologna, in sinergia con la Polizia Municipale e le associazioni di volontariato e privato sociale, hanno dimostrato un particolare interesse dei giovani nei confronti di queste tematiche sopra citate, facendo ritenere opportuno investire risorse umane e finanziarie in progetti che permettessero lo sviluppo di una conoscenza approfondita su questioni fortemente legate al territorio, talvolta connesse con il fenomeno criminale (es. gioco d’azzardo, sfruttamento della prostituzione, traffico di droga).
Analizzando il contesto territoriale, occorre tenere presenti due aspetti importanti: il primo è la disomogeneità dal punto di vista delle caratteristiche socio-culturali dei diversi quartieri della nostra città, tanto da legare fortemente il progetto Educalè con delle esperienze autonome in fase di sperimentazione, quali “I cantieri della legalità”, presidi di quartiere molto importanti, rivolti soprattutto al mondo extrascolastico e cittadino. Il secondo aspetto è che si evidenziano senza dubbio delle criticità (affrontate da un punto di vista istituzionale anche in diverse Commissioni) soprattutto in ambiti specifici quali quelli della droga (a tal proposito, secondo il Rapporto 2015 sulle dipendenze realizzato dall’Osservatorio Epidemiologico dell’AUSL, riferiti all’area metropolitana, in merito all’abuso di alcol e all’uso di sostanze stupefacenti, viene evidenziato sia l’aumento del consumo di cocaina e dei decessi per overdose, sia una situazione allarmante per cui “tra i residenti l’incidenza del consumo problematico, sia di alcolici che di sostanze illegali, risulta più elevata tra i soggetti con età compresa tra i 15 e i 19 anni”) o del gioco d’azzardo (con riferimento all’alta incidenza del fenomeno patologico sui giovani grazie anche all’invenzione di macchinette dedicate ai più piccoli, cd. ticket redemption).
A fronte dei dati che ci vengono presentati dai vari settori istituzionali, sanitari e sociali che da anni si occupano in maniera sinergica di affrontare queste tematiche (sia attraverso azioni legislative molto impattanti ed efficaci, sia con attività di sensibilizzazione e cura sul territorio) ancora poco riconosciute, si ritiene necessario con questo progetto, proseguire un percorso già avviato e molto richiesto (sia da parte delle insegnanti che degli studenti) di info-formazione e sensibilizzazione sui temi legati al fenomeno delle mafie. Negli anni precedenti infatti, sempre più istituti scolastici dell’area comunale hanno fatto richiesta di poter realizzare interventi formativi, suscitando l’interesse non solo degli alunni ma anche di un cospicuo corpo docente.
Si è arrivati infatti ad intervenire, grazie all’impegno e alla partecipazione al progetto delle associazioni e privato sociale, su 50 istituti scolastici e oltre 200 classi. Pertanto l’importanza di questo percorso sta, da una parte nel perseguire un interesse generale di conoscenza e approfondimento importante e necessario sul fenomeno mafioso, dall’altra nel riconoscere una volontà positiva da parte dei soggetti destinatari delle azioni di aumentare il bagaglio di conoscenze e di metterle a disposizione della cittadinanza, attraverso l’utilizzo di linguaggi non convenzionali per poter rendere appetibile e fruibile da tutti argomenti di ancora difficile identificazione, rendendoli così e di interesse pubblico.
All’interno della proposta progettuale vengono affrontate diverse tematiche: dalla Costituzione, strumento primario di rispetto delle regole della convivenza democratica e del principio di legalità, capace di coniugare diritti e doveri del cittadino per una migliore comprensione delle leggi che regolano il nostro Stato di diritto; alla conoscenza e approfondimento delle mafie nostrane, in relazione al mutamento, all’espansione internazionale ed alla connessione col fenomeno corruttivo a danno del tessuto economico e sociale, passando per l’analisi dell’impresa mafiosa, nella gestione del narcotraffico, del gioco d’azzardo, dello sfruttamento della prostituzione e della tratta di esseri umani, con un focus sul tema del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata come buona prassi di riscatto sociale.