Educalè edizione 2020
Anche quest’anno il progetto Educalè ha trovato un’ampia partecipazione sia a livello associativo che studentesco.
Oltre 1100 studenti bolognesi tra i 10 e i 19 anni hanno partecipato ai percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile organizzati dal Comune di Bologna nell’autunno scorso in 50 classi di 12 scuole tra primarie e secondarie di primo e secondo grado, nell’ambito della quarta edizione del progetto Educalè.
Tra le scuole primarie hanno aderito quelle di Croce Coperta e Casaralta, Manzolini, Acri e Grosso; tra le secondarie di primo grado le scuole Rolandino e Guinizzelli; tra le secondarie di secondo grado gli istituti Crescenzi-Pacinotti-Sirani, Belluzzi-Fioravanti, Salesiani, Manzoni, CPIA Metropolitano.
Le Associazioni che hanno svolto i laboratori con ragazzi e ragazze sono: Associazione Caracò, Acli Provinciali di Bologna, Associazione culturale Dry-Art, Associazione Libera Bologna, Associazione Prendiparte, Associazione SaltinBanco, Associazione culturale Tomax Teatro, Associazione Youkali.
Tutte le scuole, inoltre, sono state coinvolte nell’evento finale online, trasmesso in diretta streaming, dove gli ospiti coinvolti, Giulio Cavalli (scrittore) e Massimiliano Perna (giornalista) hanno affrontato il tema della mafiosità come sottrazione dei propri diritti. L’evento è stato ideato da www.educativvu.it, portale educational diretto da Caracò. In occasione di questo evento, a tutte le classi partecipanti al progetto, è stato consegnato un riconoscimento per l’ottimo lavoro fatto nei 4 mesi di progetto: abbonamenti, libri, materiale didattico e laboratori futuri donati come premi sono stati offerti da tutte le associazioni.
Al link il video dell’evento finale:
Sintesi dei lavori svolti.
L’Associazione ACLI PROVINCIALI DI BOLOGNA ha realizzato, un percorso formativo–informativo dal titolo “Un’altra D.A.D: tra Accoglienza, Diritti e in Danza”
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di I e II grado ed ai centri di aggregazione giovanile, si è proposto, attraverso attività pratiche e di gruppo, di stimolare i ragazzi, sia individualmente che collettivamente, ad una riflessione sulla legalità, sull’importanza del
bene comune, inteso sia come territorio che come comunità.
Il laboratorio si è suddiviso in diverse attività volte alla conoscenza e alla condivisione del contesto socio-culturale di provenienza di ciascun ragazzo invitando i partecipanti ad elaborare una carta di identità culturale per valorizzare il proprio background personale, scoprire le proprie origini culturali e riflettere sui diritti e sui doveri e sulle singole azioni che ognuno può compiere per promuovere una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile.
L’Associazione DRY-ART ha realizzato due percorsi formativi-creativi:
– uno dal titolo “Sana e robusta costituzione”.
Il progetto, rivolto alle scuole primarie e secondarie di I e II grado ed ai centri di aggregazione giovanile, si è proposto di approfondire i primi dodici articoli della Costituzione e, partendo dalla lettura e dal commento di questi principi fondamentali, passando attraverso la riflessione collettiva, ha portato a un lavoro di scrittura creativa, che ha restituito le visioni di ognuna delle classi coinvolte.
Il lavoro creativo ha condotto alla riscrittura, in maniera personale e originale, dei primi dodici articoli, ed è stato preceduto da riflessioni attive sull’importanza dei principi costituzionali come base per rafforzare la convivenza civile, i valori della solidarietà, della legalità e dell’accoglienza, delle regole come strumento utile per garantire la libertà degli individui nella società;
– uno dal titolo “Nel nome di Nicholas”.
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di I e II grado, è stato finalizzato alla realizzazione di un video sulla figura di Nicholas Green, vittima inconsapevole e innocente di un agguato mafioso, cui è dedicato un giardino cittadino.
Il percorso si è, quindi, prefissato un duplice scopo: da un lato educativo e di valorizzazione del territorio, da cui emergesse un comune discorso sulla Memoria, e dall’altro di sperimentazioni creative del linguaggio, in una continua presa di coscienza, di scoperta di sé stessi e delle proprie possibilità espressive.
Al link un contributo del laboratorio
L’Associazione LIBERA BOLOGNA ha realizzato un percorso formativo-laboratoriale dal titolo “Mappare i diritti Raccontare il valore dei beni confiscati”.
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di II grado e centri di aggregazione giovanile, si è proposto di approfondire il tema delle mafie e dell’antimafia, delle economie mafiose e dei beni confiscati come indice di presenza dell’attività criminale sul territorio, approfondendo alcuni aspetti che caratterizzano le attività̀ economiche tipiche delle organizzazioni mafiose, e analizzando gli strumenti di contrasto istituzionali e sociali. Nel percorso si è dato particolare rilievo al tema dei beni confiscati sia come segno tangibile della presenza mafiosa sul territorio di Bologna, ma anche come esperienza di reazione e di riscatto dei territori a queste attività̀ criminali.
L’Associazione PRENDIPARTE ha realizzato il percorso laboratoriale dal titolo “ Se i mafiosi fanno impresa. Mafia e caporalato”
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di II grado e centri di aggregazione giovanili, ha proposto un approccio ludico, consentendo ai ragazzi partecipanti di calarsi nel ruolo di cittadini di una città immaginaria, vivendo i panni dei buoni o dei cattivi in un gioco di ruolo che li ha resi protagonisti di una storia da loro inventata. L’incontro con i registi- testimoni del docufilm “The Harvest”, Andrea Paco Mariani e Marta Melina, collaboratrice di SMK Videofactory, ha permesso la produzione di un elaborato finale, frutto delle riflessioni dei gruppi classi.
L’Associazione SALTinBANCO ha realizzato un percorso laboratoriale dal titolo “L’arte della legalità”.
Il progetto, rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado, ha previsto più attività teorico-pratiche ed ha introdotto, partendo da una bibliografia di riferimento, gli importanti temi della pace, della Costituzione italiana, dei diritti dei fanciulli, dei diritti umani e del ruolo e del funzionamento degli organismi internazionali di pace. Nel laboratorio finale ciascuno studente ha ideato, progettato e costruito il proprio gioco dei diritti, inventandone di nuovi o riformulando quelli che secondo lui andrebbero maggiormente valorizzati. La metodologia utilizzata ha favorito l’espressività e la creatività dei partecipanti, aiutandoli ad acquisire consapevolezza della loro “capacità comunicativa”, stimolandoli alla discussione ed alla presa di coscienza dell’argomento trattato, favorendo l’acquisizione delle normative internazionali sui diritti dell’infanzia.
L’Associazione TOMAX TEATRO ha realizzato un percorso laboratoriale dal titolo “Quando la costituzione viene meno”
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di I e II grado, si è proposto di approfondire le tematiche della legalità, della partecipazione democratica, della cittadinanza attiva e dell’impegno civile attraverso la forma di espressione artistica teatrale. Grazie alle video testimonianze della Resistenza e all’incontro con l’esperto, i ragazzi hanno capito cosa accade “Quando la Costituzione viene meno” e si insinuano le mafie. I ragazzi sono, inoltre, diventati staffette di memoria, trasmettendo a ragazzi più piccoli, tramite la scrittura creativa di un testo, il messaggio appreso durante il laboratorio.
Al link il cortometraggio finale
L’Associazione YOUKALI ha realizzato 3 percorsi informativi-laboratoriali:
– uno dal titolo “Giocare con i diritti dei bambini e delle bambine”
Il progetto, rivolto alle scuole primarie, si è focalizzato nello specifico sulla conoscenza della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e adolescenza, portando ciascuna classe a rielaborarli in modo autonomo, inventando una fiaba che raccontasse uno o più diritti ritenuti importanti. La registrazione della fiaba ha portato non solo un grande coinvolgimento emotivo, ma ha permesso alla classe di diventare protagonista della storia attraverso le voci e di avere un oggetto tangibile, l’audio fiaba, per ricordare l’esperienza ma anche per condividerla nel tempo con amici e parenti;
– uno dal titolo “Memoria: la resistenza delle donne/la carta costituzionale”.
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di I grado e centri di aggregazione giovanili, si è proposto di far conoscere le storie delle partigiane bolognesi, utilizzando testimonianze dirette e la visione online di uno spettacolo teatrale dedicato alle azioni quotidianamente svolte dalle partigiane bolognesi durante la guerra di liberazione dal Nazifascismo;
– uno dal titolo “L’altra metà di una luna malata – le mafie e le donne come agenti di cambiamento”
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di II grado e centri di aggregazione giovanili, si è proposto di rendere consapevoli le giovani generazioni circa il potere di socializzazione esercitato dalle controculture, tra cui la mafia, e far riflettere anche sulle importanti trasformazioni delle dinamiche interne dell’organizzazione, con grande attenzione al nuovo importante ruolo delle donne. I ragazzi, partendo da alcune parole di mafia, hanno costruito un testo da inserire su una base rap.
L’Associazione CARACO’, coordinatrice della proposta complessiva, ha realizzato il percorso informativo-formativo dal titolo “Il vocabolario delle mafie” .
Il percorso si è rivolto alle scuole secondarie di II grado e centri di aggregazione giovanile e, attraverso uno studio attento e partecipato, del mondo dell’informazione e dei suoi protagonisti, ha voluto dare ai ragazzi gli strumenti per orientarsi all’interno del territorio della legalità. Questi strumenti, di tipo giornalistico-letterario-documentaristico-memorialistico, sono serviti per analizzare alcuni vocaboli, svuotandoli del loro significato naturale ed analizzandone il nesso con le mafie per tracciarne un nuovo significato con il fine di sintetizzare, rielaborare, ricalcolare un percorso di affinità e congetture intorno alla problematica delle mafie in Italia e all’estero.