Educalè edizione 2019

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Anche quest’anno il progetto Educalè ha trovato un’ampia partecipazione sia a livello associativo che studentesco.

Oltre 1200 studenti bolognesi tra i 10 e i 19 anni hanno partecipato ai percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile organizzati dal Comune di Bologna nell’autunno scorso in 31 classi di 13 scuole tra primarie e secondarie di primo e secondo grado, nell’ambito della terza edizione del progetto Educalè.

Tra le scuole primarie hanno aderito le Carducci, De Vigri, Casaralta e Federzoni; tra le secondarie di primo grado le scuole Rolandino; tra le secondarie di secondo grado gli istituti Crescenzi-Pacinotti-Sirani, Rosa Luxemburg, Copernico, Minghetti, Serpieri, Sabin e Manzoni. Ha inoltre aderito il C.A.V. San Donato.

Le Associazioni che hanno svolto i laboratori con ragazzi e genitori sono: Acli Provinciali di Bologna, Associazione culturale Dry-Art, Gli anni in tasca, il cinema e i ragazzi, Associazione Libera Bologna, Associazione Prendiparte, Associazione SaltinBanco, Associazione culturale Tomax Teatro, Associazione Youkali.

Grande partecipazione anche allo spettacolo teatrale “Lei” dell’associazione Caracò Teatro, lo scorso 9 dicembre 2019 al Teatro Duse. Lo spettacolo, nato dalla collaborazione con la Casa delle donne per non subire violenza – progetto Oltre la strada, è un viaggio, attraverso la no-fiction che trae spunto da storie di ordinaria violenza, tra schiavitù nei campi, viaggi accartocciati con altri corpi, la tratta delle donne, la ribellione allo sfruttamento tra inganni vissuti e subiti. Giovani vittime, che si portano dietro la bellezza di una vita che vorrebbe vivere il tempo presente con spensieratezza ma che, al contrario, non saranno altro che corpi da consumare al costo più basso per una domanda sempre più alta. La protagonista che si chiama “LEI” è così al centro di una storia violenta e a tratti marginale, simbolo di qualcosa di più articolato e feroce: il legame perverso e disumano tra caporalato e sfruttamento della prostituzione.

 

Sintesi dei lavori svolti

 

L’Associazione ACLI PROVINCIALI DI BOLOGNA ha realizzato, con Unione sportiva Acli e Orientaventi Onlus, un percorso formativo – informativo dal titolo “Cittadini di domani, tra ieri e oggi”. Il progetto rivolto alle scuole secondarie di I e II grado ed ai centri di formazione, si è proposto, attraverso attività pratiche e di gruppo, di stimolare i ragazzi, sia individualmente che collettivamente, ad una riflessione sulla legalità, sull’importanza del bene comune, inteso sia come territorio che come comunità. Il focus è stato posto sulla valorizzazione di buone pratiche e principi positivi, da poter interiorizzare e diffondere anche autonomamente in un’ottica di contrasto ad atteggiamenti di emarginazione e discriminazione.

 

L’Associazione DRY-ART ha realizzato un percorso formativo-creativo dal titolo “Essere capaci”. Il progetto rivolto alle scuole primarie, secondarie di I e II grado si è proposto, attraverso lezioni laboratorio, di sollecitare una riflessione sulla legalità e sulle mafie, partendo dalla Costituzione come base per rafforzare la convivenza civile e come strumento di libertà e lotta alle diseguaglianze. Il focus è stato posto sull’importanza della memoria e della conoscenza delle vicende storiche, come competenze necessarie per lo sviluppo personale di un percorso di cittadinanza attiva, di spirito critico e coscienza civica, con particolare attenzione agli anni ‘80 e ‘90, che hanno segnato profondi cambiamenti nella storia del paese e del movimento antimafia.

 

L’Associazione GLI ANNI IN TASCA, IL CINEMA E I RAGAZZI ha realizzato, in collaborazione con l’Associazione OTTOmani, un percorso didattico-laboratoriale dal titolo “Facciamo le scelte giuste. Percorsi di cinema per scoprire la legalità come un valore irrinunciabile”. Il progetto rivolto alle scuole secondarie di I e II grado si è proposto di stimolare nei ragazzi una riflessione sulla legalità come valore irrinunciabile, sulla forza dell’onestà, sulla presa di coscienza dell’importanza di scelte etiche nella consapevolezza che i comportamenti individuali, a partire dalle piccole cose della vita quotidiana, hanno sempre conseguenze e ricadute sugli altri e nella società. Il focus è stato posto da un lato sull’analisi di come l’assenza di regole e la presenza di persone che attuano comportamenti illeciti per realizzare i loro scopi, soprattutto se ricoprono importanti cariche nell’organizzazione dello Stato, porti danni enormi alla comunità, in maniera particolare nei confronti dei più deboli. Dall’altro su come la lotta alla criminalità organizzata, con particolare riferimento ai fenomeni mafiosi, sia stata garantita e sostenuta da persone che vi hanno dedicato il loro lavoro, a volte sacrificando la loro vita. 

 

L’Associazione LIBERA Bologna ha realizzato un percorso formativo-laboratoriale dal titolo “Di bene in meglio. Da bene confiscato a bene comune”. Il progetto si è rivolto alle scuole secondarie di II grado per approfondire il tema delle mafie e dell’antimafia, delle economie mafiose e dei beni confiscati come indice di presenza dell’attività criminale sul territorio. Il percorso si è proposto quindi di formare-informare i ragazzi sui temi della mafia nei suoi aspetti giuridici, sociologici ed economici, con un focus sulla città di Bologna e prevedendo anche la partecipazione alla visita di Villa Celestina, uno dei beni confiscati della città che si avvia a riutilizzo sociale, con analisi della storia, della struttura e del contesto.

 

L’Associazione PRENDIPARTE ha realizzato il percorso laboratoriale dal titolo “Criminaltax – il costo sociale dell’impresa mafiosa”. Il progetto, che si è rivolto alle scuole secondarie di II grado, ha approfondito il tema dei beni confiscati evidenziando l’importanza del loro riutilizzo, in un’ottica di restituzione del bene alla collettività. L’approccio ludico dei laboratori, partiti da un gioco fatto di carte e tabellone e denominato “mafiopoli”, ha messo in evidenza quali siano i rapporti che legano le organizzazioni criminali alla società civile e l’importanza della lotta comune nel contrasto ai fenomeni mafiosi. Partendo poi dalle esperienze della Cooperativa “Placido Rizzotto” nell’Alto Belice Corleonese e del Centro Polifunzionale “Don Pino Puglisi” di Polistena, il focus è stato posto sull’analisi dei beni confiscati in Emilia Romagna, portando i ragazzi a divenire protagonisti nell’elaborazione di proposte di riutilizzo di un particolare bene confiscato a Bologna, Villa Celestina.

 

L’Associazione SALTinBANCO ha realizzato un percorso laboratoriale dal titolo “L’arte della legalità”. Il progetto, che si è rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado, ha previsto più attività teorico-pratiche ed ha introdotto gli importanti temi della pace, della Costituzione italiana, dei diritti dei fanciulli, dei diritti umani e degli organismi internazionali di pace. Nel laboratorio finale ciascuno studente ha ideato, progettato e costruito il proprio gioco dei diritti, inventandone di nuovi o riformulando quelli che secondo lui andrebbero maggiormente valorizzati: un tabellone di caselle-norme che hanno indotto il giocatore- cittadino a fermarsi o proseguire (nel rispetto delle proprie o delle altrui regole) in un percorso di cittadinanza attiva verso la legalità. 

 

L’Associazione TOMAX TEATRO ha realizzato un percorso laboratoriale dal titolo “Tentacoli. Legalità e giustizia”. Il progetto, che si è rivolto alle scuole secondarie di secondo II, ha approfondito le tematiche della legalità, della partecipazione democratica, della cittadinanza attiva e dell’impegno civile attraverso lo strumento del teatro. Gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare ed ascoltare testimoni rappresentativi, le cui storie hanno così favorito la sensibilizzazione e comprensione delle varie tipologie di mafie presenti sul nostro territorio. Gli incontri di laboratorio teatrale hanno invece portato alla costruzione di uno spazio di confronto e di creazione dove comprendere, attraverso l’immedesimazione, la stretta connessione della legalità con i principi fondamentali della Costituzione e con il ruolo delle istituzioni, portando gli studenti a progettare e mettere in scena una lettura-spettacolo, interpretata da loro.

 

L’Associazione YOUKALI ha realizzato due percorsi formativi. L’uno dal titolo “Abbasso il conflitto. Diverso da chi?”, sviluppato con l’Associazione Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nelle città e rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado, si è focalizzato nello specifico sulla conoscenza della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e adolescenza, portando ciascuna classe a rielaborarli in modo autonomo inventando una fiaba che raccontasse uno o più diritti ritenuti importanti. L’altro percorso, dal titolo “Le mafie in trasformazione: la’ndrangheta globale e le donne come agenti di cambiamento”, sviluppato con Associazione Tavola delle donne sulla violenza e Libera Bologna, si è rivolto alle scuole secondarie di II grado e si è proposto di aumentare la consapevolezza del potere di socializzazione delle controculture come le mafie. Partendo da una rappresentazione teatrale “Femmine d’onore”, è stato posto il focus sulla ‘ndrangheta, su ciò che attrae delle organizzazioni mafiose dando all’affiliato un senso di identità, ma riflettendo anche sulle importanti trasformazioni delle dinamiche interne dell’organizzazione, con grande attenzione al nuovo importante ruolo delle donne.